Da Kandinskij a Warhol: Libri e cartelle d’artista della Biblioteca d’Arte di Milano

Fino al 25 Settembre p.v., presso la Sala del Tesoro di Castello Sforzesco sarà possibile visitare la mostra "Da Kandinskij a Warhol: Libri e cartelle d’artista della Biblioteca d’Arte di Milano”, una selezione di materiale proveniente esclusivamente dalla raccolta della Civica Biblioteca d'Arte.
La mostra, allestita nella Sala del Tesoro al Castello Sforzesco, presenta al pubblico, per la prima volta, una ristretta selezione di libri e cartelle d’artista provenienti esclusivamente dalle raccolte della civica Biblioteca d’Arte di Milano. Il materiale, esposto con un percorso cronologico, che ha inizio alla fine del secolo XIX e si estende lungo tutto l’arco del secolo XX, documenta una produzione artistica particolare, realizzata con finalità molto diverse fra loro: dal libro figurato d’autore all’illustrazione d’arte di testi letterari; dal libro-manifesto, ideato per veicolare messaggi ideologici degli artisti, all’editoria d’artista per l’infanzia, alla realizzazione di testi accompagnati da multipli grafici e opere artistiche recanti interventi differenziati e personalizzati dall’autore su ciascuna copia.

L’excursus espositivo ha inizio con due importanti testate di riviste, nate tra fine Ottocento e primo Novecento, illustrate da noti artisti dell’epoca (Emporium,1896; Novissima. Albo d’arti e lettere,1901), continua con due esempi di produzione grafica futurista, entrambi editi a Milano (Filippo Tommaso Marinetti, Les mots en liberté futuristes, Edizioni Futuriste di Poesia, 1919 e Fortunato Depero, Depero Futurista, Dinamo Azari, 1927), documenta l’attività di fondamentali artisti, correnti e movimenti tra le due guerre mondiali e nel secondo dopoguerra, approdando infine alle esperienze editoriali collegate alle ricerche dell’arte contemporanea, astratta e figurativa, dagli anni Ottanta ai nostri giorni. Le opere selezionate per la mostra rappresentano soltanto una piccola parte dei libri d’artista presenti nelle collezioni della Biblioteca d’Arte. La raccolta, formatasi nei decenni passati a seguito per lo più di acquisti saltuari sul mercato antiquariale e d’occasione ed oggi debitrice per i suoi arricchimenti quasi esclusivamente alle generose donazioni di privati, collezionisti e amici della Biblioteca, dal 2005 è stata trasformata in una sezione speciale strutturata.

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