A Samuel Aranda il Press Photo of the Year 2012

Ogni anno la Fondazione World Press Photo, dopo aver analizzato tutta la produzione internazionale di fotografia giornalistica, sceglie le immagini più belle e significative dell’anno.

 La "Press Photo of the Year", giunta ormai alla sua 55^ edizione, è uno dei più importanti riconoscimenti per i fotografi di reportage di tutto il mondo ed è costituita dalle seguenti categorie: Arte e intrattenimento, Natura, Spot News, Attualità, Persone nelle News, Vita quotidiana, Ritratti, News, Sport. Il premio viene assegnato all’immagine che meglio rappresenta la “sintesi giornalistica dell’anno” e l’evento di principale rilievo giornalistico.

Per l' edizione di quest'anno la giuria incaricata ha premiato 58 fotografi -tra cui sette Italiani- ed ha scelto, come scatto più rappresentativo dell’anno appena concluso, quello dello spagnolo Samuel Aranda. L’immagine, realizzata il 15 ottobre 2011 a Sanaa, in Yemen, ritrae una donna completamente velata di nero che stringe al petto e sostiene un uomo rimasto ferito negli scontri avvenuti durante le manifestazioni di protesta contro il regime del presidente Ali Abdullah Saleh. In un articolo sul Post, la photo editor Renata Ferri, chiamata insieme ad altri otto professionisti a comporre la giuria del premio, descrive con queste parole la fotografia vincitrice: “L’immagine, in qualche modo, sembra più completa rispetto alle immagini che raffigurano le rivolte egiziane, tunisine e libiche, mostra lo sconosciuto Yemen, dove tutto sembra succedere per poi sprofondare di nuovo in quel confine del mondo così remoto da essere dimenticato. È un’immagine che parla delle donne, di quelle islamiche, di ruoli e di icone, tra nijab e guanti decorati dei fiori. È una moderna Madonna che tiene tra le braccia il suo Cristo. La posizione è identica al capolavoro Vaticano di Michelangelo. La testa del Cristo poggiata sul braccio destro e il viso, in questo caso della “madre”, rivolto in basso, colmo di tristezza”. Secondo la commissione che ha premiato Aranda, la fotografia ha, dunque, una forza straordinaria che riassume in sé non solo le vicende contemporanee della nazione dove è stata scattata, lo Yemen, ma va oltre, mostrando sentimenti ed emozioni, raccontando la sofferenza e la compassione di chi sta donando la propria vita per la collettività e il suo Paese.

Tra gli scatti premiati ce ne sono anche sette fatti da fotografi italiani. Tra questi solo uno ha scattato la sua immagine in Italia: il fotografo romano Francesco Zizola, per Noor Images, con il suo reportage in una tonnara al largo dell’isola di Carloforte in Sardegna, si è aggiudicato il terzo premio nella categoria “Nature”. Gli altri italiani sono Eduardo Castaldo, terzo per il reportage nella categoria “Spot News” e Alex Majoli (Magnum Photos) primo per una foto singola nella categoria “Notizie generali”, entrambi sulle manifestazioni al Cairo, in Egitto; Paolo Pellegrin (Magnum Photos), si è classificato secondo per il reportage sulle conseguenze dello tsunami giapponese, nella categoria “Notizie generali”; Simona Ghizzoni (Contrasto) terza per la foto di una donna ferita nella Striscia di Gaza, nella categoria “Storie di attualità”. Pietro Paolini (TerraProject) si è classificato secondo per le foto sulle donne boliviane nella categoria “Vita quotidiana” e infine Emiliano Larizza (Contrasto) secondo per il reportage su un pellegrinaggio ad Haiti, nella categoria “Arte e spettacolo”.

L’esposizione inaugurale di tutte le foto premiate del concorso World Press Photo 2012 sarà ad Amsterdam, nell’Oude Kerk, a partire dal 20 aprile 2012, per poi spostarsi con una mostra itinerante in 45 paesi e 105 città diverse in tutto il mondo. In Italia sarà a Roma dal 27 aprile al 16 maggio, come ogni anno, nel Museo di Roma in Trastevere, per poi passare il dal 3 maggio al 6 giugno a Milano, nella Galleria Carla Sozzani.

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