La Metropolis di Dino Di Bonito

Simbolo da sempre della modernità, le grandi metropoli, animate da un’intensa vita sociale e culturale, in certi momenti si trasformano in gigantesche gabbie di cemento in cui ci si sente soli, avendo comunque intorno molte persone. Dino Di Bonito espone, dal 6 al 23 marzo 2013 presso la Interazioni Art Gallery, un ciclo di dipinti che traducono in immagini per lo più questo stato d’animo che si avverte a volte - camminando in strada, tra la folla, nel traffico, facendo la fila davanti a un teatro - quando, improvvisamente ci si estranea dalla realtà e si rivolge l’attenzione all’interno di se stessi.

 La mostra, Metropolis, a cura di Stefania Valente, propone sei “visioni urbane” di grande formato, dominate da ricorrenti elementi verticali, in cui si muove una moltitudine anonima e silenziosa: uomini e donne che camminano come dei fantasmi, ignorandosi a vicenda, in una dimensione che appare quasi onirica.
 Lavori mai esposti al pubblico, concepiti con coerenza concettuale da Di Bonito che, cresciuto in un contesto provinciale e tranquillo, si è trasferito prima a Napoli e poi a Roma ed ha quindi sperimentato di persona le inquietudini che nascono in un mondo metropolitano sempre più globalizzato.

 Ogni tela di questa serie - che ha come titolo il nome di una grande metropoli – affronta le tematiche esistenziali tipiche di una società post-moderna come l’incomunicabilità, l’angoscia, la solitudine (le stesse in fondo dell’Espressionismo degli esordi con cui l’artista ha del resto molti punti di contatto) con un stile immediato e istintivo, fortemente contaminato, che riassume in sé diverse correnti, dal Divisionismo e Futurismo alla Scuola romana.

Dino Di Bonito, inizialmente interessato a una ricerca figurativa che strizzava l’occhio alla tradizionale veduta urbana, prende successivamente una direzione opposta, che sconfina verso l’astrazione. Pur partendo sempre dal dato oggettivo – il panorama urbano - in questa seconda fase artistica produce lavori utilizzando una tecnica personale, dipingendo di getto coi colori direttamente sulla tela, prassi artistica simile a quella dell’Action painting, in cui è il lato inconscio, irrazionale, a dettare all’artista il contenuto dell’opera.
  
 Brevi Cenni biografici su Dino Di Bonito
 Amante delle arti e della cultura, Dino Di Bonito - avvocato, pittore, musicista - sin da giovane si appassiona all’arte frequentando l’atelier dello zio pittore.
 Durante gli anni della formazione, mentre frequenta il liceo classico e si dedica allo studio del pianoforte presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, apprende da autodidatta i rudimenti dell’arte e inizia a produrre i suoi primi dipinti.

 Nonostante le forti inclinazioni artistiche, dopo la licenza liceale procede in tutt’altra direzione. Si laurea in legge e successivamente intraprende la carriera forense.
Tuttavia, non mette mai da parte l’espressione artistica. Nel corso del tempo continua a dipingere in un contesto ideale, ispirato anche dalla bellezza della natura circostante: il suo studio di Pozzuoli con vista sul mare. Nato a Pozzuoli, vive e lavora tra Roma e Napoli.

 
 
Sede: Interazioni Art Gallery, Piazza Mattei 14 - Roma
06-68892751/ interazioniartgallery@gmail.com; www.interazioniartgallery.com
Ufficio Stampa: 329/2675007/    artepressroma@gmail.com

Post popolari in questo blog

Sparsa animae fragmenta recolligam ovvero Raccoglierò i frammenti sparsi dell’anima

Salvador Dalì e il sogno che si avvicina

MEDITERRANEO, IL NOSTRO E L'ALTRUI