Olga Abramova a Villa De Moll

Pavarini Arte presenta, nella sede cinquecentesca di Villa De Moll a Brugneto di Reggiolo (RE), la mostra personale dell'artista russa  Olga Abramova, patrocinata dal Comune di Reggiolo. L'esposizione, accompagnata da un testo di Camilla Mineo, sarà inaugurata sabato 12 novembre 2016, alle ore 18.00.



Olga Abramova, nata a Mosca, si è formata artisticamente fra la Russia, Varese, Milano e Firenze. Artista e Maestro della Federazione Italiana di ballo sportivo, crea le sue opere trascinata dall'energia della danza, ispirandosi alla natura, alla scienza e alla realtà. Al centro della sua ricerca espressiva c'è la figura umana e il corpo in movimento, che si esprime attraverso un proprio linguaggio: forza, armonia, sensualità sono sensazioni e impressioni che Olga cattura e trasferisce sulla tela. 

All'Accademia di Brera prima e a The Florence Academy of Art poi, l'artista  è entrata in contatto con la cultura figurativa italiana, l'arte rinascimentale e manierista, ad Amsterdam ha approfondito la conoscenza dei pittori fiamminghi, oggetto della sua tesi, a Guben in Germania ha perfezionato gli studi anatomici e ha completato a Bologna il corso "Struttura Uomo" con il docente di anatomia Alberto Lolli. 

«Pregna degli insegnamenti dei maestri e di una solida formazione accademica - scrive Camilla Mineo - l'artista dimostra una grande padronanza del disegno e della linea, che si rivela classica e moderna insieme. Portatrice di valori estetici del passato e di un'antica bellezza, nelle sue opere tenta di riattualizzare quei valori, di riportarli nella contemporaneità, aggrappandosi alla solidità dell'arte del passato ma utilizzando soggetti e protagonisti del presente. L'idea del quadro nasce prima nella sua mente: le persone che ritrae non sono del tutto reali ma frutto della sua immaginazione, sono ritratti idealizzati, una combinazione fra persone che incontra e posano dal vero per lei e l'idea che si è fatta di loro. I suoi personaggi sono come sospesi fra passato e presente, in un limbo temporale, collocati su un intenso fondo nero dove una luce caravaggesca dà forza e struttura alla composizione. Una luce che è poesia, sapientemente calibrata e studiata per far risaltare gli sguardi e i morbidi drappeggi rossi e tessuti blu, una tavolozza cromatica dal sapore manierista. Anche nei carboncini la luce è protagonista, intrinseca al disegno, grazie a un sapiente gioco di luci e ombre e di chiaroscuro, i corpi sono realtà, palpitanti di vita; mentre nei bozzetti preparatori la pennellata è più corposa, quasi espressionista. Olga Abramova rappresenta l'impressione del movimento e lo trasferisce sulla tela, attraverso il volume dei corpi e con grande capacità rivela i moti dell'animo e dello spirito dei suoi personaggi attraverso il loro sguardo profondo e deciso, la mente assorta, la postura fiera o rilassata ».

Come spiega la stessa artista, «l'atto creativo ha una valenza sacra, è un momento molto fisico e intimo di connessione con il corpo. È la forza creatrice del ballo, la sua energia che porta alla realizzazione dell'opera d'arte. Il quadro è ciò che accade in quel momento, è l'immediatezza della pittura, la carica e l'energia del ballo che nutre la mia pittura e la alimenta, mentre ballo e dipingo insieme i miei sensi sono più reattivi, è un vortice di sensazioni, ho più padronanza della mano e del mio corpo ». 

La perizia tecnica della realizzazione artistica, la solidità dei volumi e delle forme, unita all'intensità dei volti fanno di questa mostra un inno al corpo, all'uomo e alla bellezza che è grazia, poesia e intelletto. 

In occasione del vernissage, sabato 12 novembre 2016 alleore 18.00, Olga Abramova si esibirà in una performance coreografica accompagnata da una chitarra sulle note del Flamenco. La mostra sarà visitabile fino al 20 dicembre 2016, sabato e domenica ore 9.00-12.00 e 15.00-19.00; gli altri giorni aperto su appuntamento. Ingresso libero. 

Per informazioni e prenotazioni: tel. 335 355136, pavarini@pavarini.it.  

Olga Abramova, nata a Mosca, vive a Firenze. Ha studiato arte privatamente dall'età di quattordici anni, avvicinandosi a tecniche diverse, con una particolare predilezione per l'acquerello. A diciassette anni si è trasferita in Italia, a Varese, dove ha iniziato a dipingere. Si è laureata in pittura con lode nel 2013 all'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e nel 2016 presso “The Florence Academy of Art” con il Maestro Ramiro Sanchez. Ha seguito importanti corsi di anatomia con docenti di livello mondiale: durante i mesi della mostra “Body Worlds” ha lavorato e studiato presso The Body Worlds Center sotto la guida del Professore Eduard Borzyak a Guben in Germania; nel 2014 ha completato il corso “Struttura Uomo” con il docente di anatomia Alberto Lolli. Il suo lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista francese “Connaissance des Arts “e i suoi disegni sono stati venduti all'asta dalla Galleria Orler (Venezia), Gioielli di Carta (Roma) e Nardi (Pietrasanta). Fra le esposizioni principali si segnalano la “Foire International de Dessin” (Parigi, 2010 e 2011, con pubblicazione sul catalogo della manifestazione) e il Museo della Scienza di Pesaro. Nel 2014 il suo lavoro è stato esposto nella mostra per i diritti umani presso la Fondazione Kennedy a Firenze che ha acquisito una delle sue opere. In occasione di questa esposizione, l'artista si è esibita in una performance coreografica. Olga Abramova è Maestro della Federazione italiana di ballo sportivo. Alcune sue opere fanno parte di collezioni prestigiose come quella della Direttrice del Britain Museum of American Art. Ha realizzato in tiratura in tiratura limitata un prezioso francobollo postale per commemorare la visita del Papa a Milano nel 2013 edito da Mario Fabbri e un francobollo per la restaurazione della Madonna dei Ghirli (Lugano, 2012).

Villa De Moll ha la sua origine in un fortilizio ristrutturato alla fine del Cinquecento quando sulla zona signoreggiava la famiglia Torello, originaria di Mantova e imparentata con i signori di Guastalla. Il palazzo fu rinnovato e ristrutturato dal 1804, lasciando intatta la facciata originaria del Seicento. Notevoli all'interno gli affreschi di Felice Campi sul soffitto della Sala del Sole. La Villa deve il suo nome alla famiglia dei Baroni De Moll, che la abitarono tra la fine dell'Ottocento e la metà del secolo successivo. Destinata a residenza estiva della famiglia, iniziò intorno al 1955 un periodo di lento declino poiché gli ultimi proprietari, i Marchesi Ferrero, residenti in Veneto, non si preoccuparono di risistemarla. Dal 1972 è proprietà della famiglia Pavarini che, dopo un intervento di recupero, ne ha adibito le ampie sale a mostra di mobili antichi. La Villa è stata riaperta il giugno scorso dopo gli imponenti restauri effettuati in seguito agli eventi sismici del 2012. 


Segnalato da :
CSArt di Chiara Serri, Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia

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